Come si riconosce
Pallet Sicuro spiega in modo chiaro, semplice e immediato la sua capacità di carico nominale e il carico massimo ammissibile. La capacità di carico, riferita a un impiego su scaffalatura, compare sul pallet grazie a un sistema di marcatura di tipo binario che occupa due dei tre blocchetti disponibili; il sistema è ripetuto anche sul lato opposto del pallet.
Marchio rintracciabilità
La prima marcatura identifica il marchio Palok, il suo indirizzo web, il produttore omologato (3 cifre), il modello (2 cifre) e la data di produzione (con 4 cifre separate da barra diagonale) relativa al mese e all’anno.
Marchio Portata
La seconda marcatura indica la portata nominale su scaffalatura con l’indicazione “kg” seguita da cifre; il messaggio viene ribadito da un disegno intuitivo (pittogramma) che indica la portata (espressa dalla lettera “R”) con 4 frecce direzionate verso il pallet, in modo da spiegare che il valore è riferito al caso in cui il carico sia uniformemente distribuito.
A che portata ci riferiamo?
Il carico nominale (portata) definito da Pallet Sicuro (quello che viene marchiato sui blocchetti/travetti del pallet) si riferisce esclusivamente al carico nominale con la modalità di utilizzo in scaffalatura (la prova viene fatta sulla base della ISO 8611 con correnti larghi 50mm e distanti 75 mm dal bordo del pallet). La portata così definita è da considerarsi la più sicura in quanto il pallet, in queste condizioni, subisce le sollecitazioni più critiche. Le altre tipologie di utilizzo di un pallet possono essere l’accatastamento su più livelli o la sola movimentazione con le forche dei carrelli elevatori. In entrambe queste situazioni il carico massimo sopportabile dal pallet risulta maggiore del carico nominale in scaffalatura e per essere rilevato occorre effettuare ulteriori prove di laboratorio. Tali valori supplementari non potranno essere riportati direttamente sul pallet ma saranno indicati su un documento di accompagnamento rilasciato dal Cril su richiesta del produttore.